Documento magisteriale: il testo fa parte dei documenti con i quali la Chiesa custodisce e tramanda il suo insegnamento fondato sul depositum fidei
Lettera apostolica
La Croce di Cristo getta in modo tanto penetrante la luce salvifica sulla vita dell’uomo e, in particolare, sulla sua sofferenza, perché mediante la fede lo raggiunge insieme con la risurrezione: il mistero della passione è racchiuso nel mistero pasquale. I testimoni della passione di Cristo sono contemporaneamente testimoni della sua risurrezione. Scrive Paolo: «Perché io possa conoscere lui (Cristo), la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti»64. Veramente, l’Apostolo prima sperimentò «la potenza della risurrezione» di Cristo sulla via di Damasco, e solo in seguito, in questa luce pasquale, giunse a quella «partecipazione alle sue sofferenze», della quale parla, ad esempio, nella Lettera ai Galati. La via di Paolo è chiaramente pasquale: la partecipazione alla Croce di Cristo avviene attraverso l’esperienza del Risorto, dunque mediante una speciale partecipazione alla risurrezione. Perciò, anche nelle espressioni dell’Apostolo sul tema della sofferenza appare così spesso il motivo della gloria, alla quale la Croce di Cristo dà inizio.