Documento magisteriale: il testo fa parte dei documenti con i quali la Chiesa custodisce e tramanda il suo insegnamento fondato sul depositum fidei
costituzione apostolica
La dottrina circa la Sacra Unzione è, inoltre, esposta nei documenti dei Concili Ecumenici, cioè del Concilio Fiorentino, e soprattutto del Tridentino e del Vaticano II.
Dopo che il Concilio Fiorentino ebbe descritto gli elementi essenziali dell’Unzione degli infermi5, il Concilio di Trento ne proclamò la divina istituzione, indicando tutto ciò che intorno alla Sacra Unzione è tramandato dall’Epistola di san Giacomo, per quanto riguarda soprattutto la realtà e l’effetto del Sacramento: «Questa realtà è, infatti, la grazia dello Spirito Santo, la cui unzione lava i delitti, che siano ancora da espiare, toglie i residui del peccato e reca sollievo e conforto all’anima del malato, suscitando in lui una grande fiducia nella misericordia del Signore, per cui l’infermo, così risollevato, sopporta meglio i fastidi e i travagli della malattia e più facilmente resiste alle tentazioni del demonio che gli insidia il calcagno (Gn 3, 15) e riacquista talvolta la stessa salute del corpo, quando ciò convenga alla salute dell’anima»6. Il medesimo Concilio proclamò, altresì, che con quelle parole dell’Apostolo è chiaramente indicato «che questa unzione deve esser fatta agli infermi, e soprattutto a coloro i quali si trovano in una condizione di tale pericolo, che sembrano essere in fin di vita, per cui essa è chiamata anche Sacramento dei moribondi»7. Da ultimo, per quanto riguarda il ministro competente, dichiarò che ne è ministro il presbitero8.