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Documento magisteriale: il testo fa parte dei documenti con i quali la Chiesa custodisce e tramanda il suo insegnamento fondato sul depositum fidei

30 Novembre 1972

costituzione apostolica

Da parte sua, il Concilio Vaticano II contiene queste ulteriori affermazioni: «”L’Estrema Unzione”, la quale può esser chiamata anche, e meglio, “Unzione degli infermi”, non è il Sacramento soltanto di coloro che si trovano in estremo pericolo di vita. Perciò, il tempo opportuno per riceverlo ha certamente già inizio quando il fedele, per malattia o per vecchiaia, comincia ad essere in pericolo di morte»9. E che l’uso di questo Sacramento rientri nelle sollecitudini di tutta la Chiesa, è dimostrato da queste parole: «Con la sacra unzione degli infermi e con la preghiera dei presbiteri tutta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché rechi loro sollievo e li salvi (cf Gc5, 14-16), anzi li esorta a unirsi spontaneamente alla passione e alla morte di Cristo (cf Rm 8, 17; Col 7, 24; 2 Tm 2, 11-12; 1 Pt 4, 13), per contribuire così al bene del Popolo di Dio»10.
Tutti questi elementi dovevano esser tenuti ben presenti nella revisione del rito della Sacra Unzione, al fine di adattar meglio alle odierne circostanze quelli che erano soggetti a mutamento11.

document

Tratto da

Concilio Vaticano II
Scritto da Paolo PP. VI

Temi

Sollievo
Rito
Morte