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19 Maggio 1991
Pronunciamento non magisteriale
Lettera
La ricorrenza centenaria che quest’anno la Chiesa celebra dell’Enciclica Rerum novarum mi suggerisce un’analogia sulla quale vorrei attirare l’attenzione di tutti. Come un secolo fa ad essere oppressa nei suoi fondamentali diritti era la classe operaia, e la Chiesa con grande coraggio ne prese le difese, proclamando i sacrosanti diritti della persona del lavoratore, così ora, quando un’altra categoria di persone è oppressa nel diritto fondamentale alla vita, la Chiesa sente di dover dare voce con immutato coraggio a chi non ha voce. Il suo è sempre il grido evangelico in difesa dei poveri del mondo, di quanti sono minacciati, disprezzati e oppressi nei loro diritti umani.