Novità Febbraio 11, 2025

Don Angelelli (Cei), “se accompagnate in maniera adeguata, le persone non chiedono mai di morire”

Suicidio assistito: proposta di legge in Toscana. Don Angelelli (Cei), “se accompagnate in maniera adeguata, le persone non chiedono mai di morire”

Foto Alessandro Feltre

“Se accompagnate in maniera adeguata, le persone non chiedono mai di morire”. Ad affermarlo con decisione è don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute Cei, in un’intervista al Sir in occasione della Giornata mondiale del malato che ricorre oggi. Proprio oggi prende il via in Consiglio regionale della Toscana l’esame della proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, promossa dall’Associazione Luca Coscioni. “Se continuiamo a tagliare i fondi alla sanità o a non investirli correttamente – spiega il sacerdote -, non riusciremo a curare chi ne ha bisogno”. E assicura: “Quando una persona è assistita in maniera adeguata, con un efficace percorso di palliazione, possibilmente a domicilio, non chiede di morire”. Per questo “la risposta migliore che possiamo dare alla sofferenza di queste persone è aiutarle non a morire, bensì a vivere senza dolore e con dignità. Senza dolore grazie alle cure palliative, e con la dignità degli affetti e delle relazioni. Dai nostri 25 hospice – conclude il responsabile della Pastorale della salute Cei – ci torna la testimonianza unanime che, se accompagnate in maniera adeguata, le persone non chiedono mai di morire”.