Pronunciamento non magisteriale
Documento Dicasteriale
1. L’attività degli operatori sanitari è fondamentalmente un servizio alla vita e alla salute, beni primari della persona umana. A questo servizio dedicano l’attività professionale o volontaria quanti sono impegnati in vario modo nella prevenzione, nella terapia e nella riabilitazione: medici, farmacisti, infermieri, tecnici, cappellani ospedalieri, religiosi, religiose, personale amministrativo e responsabili delle politiche nazionali e internazionali, « La loro professione li vuole custodi e servitori della vita umana »,1 ovvero della persona la cui dignità inviolabile e vocazione trascendente sono radicate nella profondità del suo stesso essere.2 Tale dignità, riconoscibile con la ragione da parte di tutti gli uomini, viene elevata ad un ulteriore orizzonte di vita, che è quella propria di Dio, in quanto, divenendo uno di noi, il Figlio fa sì che gli uomini possano diventare « figli di Dio » (Gv 1, 12), « partecipi della natura divina » (2 Pt 1, 4).
Alla luce di questi dati di fede, risulta ancor più accentuato e rafforzato quel rispetto nei riguardi della persona umana, che è già richiesto dalla ragione. « I diversi modi secondo cui nella storia Dio ha cura del mondo e dell’uomo, non solo non si escludono tra loro, ma al contrario si sostengono e si compenetrano a vicenda. Tutti scaturiscono e concludono all’eterno disegno sapiente e amoroso con il quale Dio predestina gli uomini “ad essere conformi all’immagine del Figlio suo” (Rm 8, 29) ».3
«A partire dall’insieme di queste due dimensioni, l’umana e la divina, si comprende meglio il perché del valore inviolabile dell’uomo: egli possiede una vocazione eterna ed è chiamato a condividere l’amore trinitario del Dio vivente ».4
2.L’attività degli operatori sanitari, nella complementarietà dei ruoli e delle responsabilità, ha il valore di servizio alla persona umana, poiché salvaguardare, ricuperare e migliorare la salute fisica, psicologica e spirituale significa servire la vita nella sua totalità.5
Del resto, « nel variegato panorama filosofico e scientifico attuale è possibile constatare di fatto un’ampia e qualificata presenza di scienziati e di filosofi che, nello spirito del giuramento di Ippocrate, vedono nella scienza medica un servizio alla fragilità dell’uomo, per la cura delle malattie, l’alleviamento della sofferenza e l’estensione delle cure necessarie in misura equa a tutta l’umanità ».6
« Si comprende perciò facilmente quale importanza rivesta, nei servizi socio-sanitari, la presenza di operatori, i quali siano guidati da una visione integralmente umana della malattia e sappiano attuare di conseguenza un approccio compiutamente umano al malato che soffre ».7
3.La cura della salute e l’assistenza socio-sanitaria sono elementi strettamente Con l’espressione “cura della salute” s’intende tutto ciò che attiene alla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia e alla riabilitazione per il migliore equilibrio e benessere fisico, psichico, sociale e spirituale della persona. Con quella di “assistenza socio-sanitaria” s’intende tutto ciò che riguarda la politica, la legislazione, la programmazione e le strutture sanitarie.
Si sottolinea tuttavia che, benché le istituzioni assistenziali siano molto importanti, nessuna può da sola sostituire il cuore umano, la compassione umana, quando si tratta di farsi incontro alla sofferenza dell’altro.8
4.La “cura della salute” si svolge nella pratica quotidiana in una relazione interpersonale, contraddistinta dalla fiducia di una persona segnata dalla sofferenza e dalla malattia, la quale ricorre alla scienza e alla coscienza di un operatore sanitario che le va incontro per assisterla e curarla, adottando in tal modo un sincero atteggiamento di “compassione”, nel senso etimologico del termine.9
Una tale relazione con l’ammalato, nel pieno rispetto della sua autonomia, esige disponibilità, attenzione, comprensione, condivisione, dialogo, insieme a perizia, competenza e coscienza professionali. Deve essere, cioè, l’espressione di un impegno profondamente umano, assunto e svolto come attività non solo tecnica, ma di dedizione e di amore al prossimo.