DISCPLENOS1
L’esperienza della condivisione fraterna con chi soffre ci apre alla vera bellezza della vita umana, che comprende la sua fragilità. Nella custodia e nella promozione della vita, in qualunque stadio e condizione si trovi, possiamo riconoscere la dignità e il valore di ogni singolo essere umano, dal concepimento fino alla morte.
Domani celebreremo la Solennità dell’Annunciazione del Signore. «Ad accogliere “la Vita” a nome di tutti e a vantaggio di tutti è stata Maria, la Vergine Madre, la quale ha quindi legami personali strettissimi con il Vangelo della vita» (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Evangelium vitae, 102). Maria ha offerto la propria esistenza, ha messo tutta se stessa a disposizione della volontà di Dio, diventando “luogo” della sua presenza, “luogo” in cui dimora il Figlio di Dio.
Cari amici, nel quotidiano svolgimento del nostro servizio, teniamo sempre presente la carne di Cristo presente nei poveri, nei sofferenti, nei bambini, anche indesiderati, nelle persone con handicap fisici o psichici, negli anziani.
Per questo invoco su ciascuno di voi, su tutte le persone ammalate e sofferenti con le loro famiglie, come su tutti coloro che se ne prendono cura, la materna protezione di Maria, Salus infirmorum, affinché illumini la vostra riflessione e la vostra azione nell’opera della difesa e della promozione della vita e nella pastorale della salute. Il Signore vi benedica.