La Nota Pastorale “Predicate il Vangelo e curate i malati. La comunità cristiana e la pastorale della salute” invita “la comunità cristiana nel suo complesso a sentirsi soggetto corresponsabile” di una pastorale della salute integrata nella pastorale d’insieme e vuole offrire orientamenti operativi per “un’azione pastorale più partecipata e coinvolgente, in cui il malato sia valorizzato come soggetto attivo”.
Appare perciò opportuno accrescerne la fruibilità e l’interiorizzazione dei contenuti, per attuare quanto essa chiede e realizzare così “comunità guarite e sananti”.
Il documento “La Pastorale della Salute nella Chiesa italiana” già nel 1989 affermava che “rispetto ai vasti e complessi problemi del mondo sanitario, risposte parziali e disarticolate si dimostrano insufficienti”. Al crescere della complessità socio-sanitaria, nello scenario attuale di una società post-welfaristica e in perdurante crisi demografica ed economica, si avverte, nel campo della pastorale della salute, l’esigenza di azioni maggiormente efficaci e articolate. Fulcro dell’azione capillare sul territorio è l’Ufficio diocesano per la pastorale della
salute, che ha un ruolo centrale nell’animazione pastorale del mondo della salute ed è responsabile della diffusione dei contenuti della Nota, affinché essa sia conosciuta e apprezzata dall’intera comunità cristiana, dai sofferenti e dagli operatori professionali e del volontariato.
Questi i primi numeri della Nota Pastorale “Predicate il Vangelo e curate i malati”, pubblicata nel giugno 2006 dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute. Fu per l’importanza del testo che l’allora Ufficio Nazionale per la pastorale della sanità, oggi della Salute, pubblicò nell’0ttobre dello stesso anno, un Vademecum affinchè la nota venisse compresa e applicata a pieno.
Come scrisse Mons. Merisi, il Vademecum è pensato come uno strumento di primo approccio operativo all’implementazione della pastorale della salute nelle Diocesi ed è aperto a ulteriori contenuti e sviluppi attraverso l’acquisizione di contributi ed esperienze da parte di tutti gli operatori, anche mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche.